Il lavoro part time o a tempo parziale è regolamentato dalla legge e dai contratti di lavoro. Tutti i contratti di lavoro prevedono un articolo dedicato dove vengono ribaditi alcuni principi sanciti dalla legge.
Vediamo quali sono.
come viene definito?
per orario di lavoro a tempo parziale si intende il rapporto di lavoro con orario ridotto rispetto a quello stabilito da un determinato contratto. è il lavoro effettuato regolarmente durante una parte della giornata, o della settimana o del mese o dell’anno, con orario ridotto rispetto a quanto stabilito dalle leggi e contratti di lavoro.
qual’è il suo scopo?
è quello di venire incontro alle esigenze dei dipendenti, degli anziani, delle donne, ma al tempo stesso anche alle esigenze produttive delle aziende. Ha la funzione di consentire flessibilità della forza lavoro in rapporto ai flussi di attività nell’ambito della giornata, della settimana, del mese, dell’anno; e in risposta a possibili esigenze individuali dei lavoratori, anche già occupati.

norme principali che lo regolano
- può essere instaurato sia per lavoratori già occupati (quindi c’è una trasformazione dell’orario di lavoro da tempo pieno a tempo parziale) e sia per lavoratori da assumere.
- può avere una durata, ossia essere stipulato per un periodo di tempo, e questa regola vale sia per lavoratori già assunti che per quelli da assumere.
- gli aspetti normativi e retributivi previsti dai contratti di lavoro spettano al lavoratore a part time in misura proporzionale all’orario di lavoro stipulato.
principi che lo disciplinano
- volontarietà della scelta di entrambe le parti
- reversibilità della prestazione da tempo parziale a tempo pieno tramite accordo tra gli interessati
- priorità del passaggio da tempo pieno a tempo parziale (e viceversa) dei lavoratori già in forza rispetto ad eventuali nuove assunzioni tenendo conto delle reciproche esigenze
- applicabilità delle norme contrattuali vigenti anche in materia di stabilità e continuità del rapporto
- incompatibilità del rapporto a tempo parziale con eventuale effettuazione di orario straordinario. in caso di necessità di aumentare le ore lavoro si vede procedere con una modifica dell’orario di lavoro. in casi eccezionali, se vengono effettuate un massimo di (da 5 a 8 ore al mese, ogni contratto prevede il suo tetto massimo), queste ore vengono considerate ordinarie e retribuite con una maggiorazione del 20%
Part-time post partum
A tutela della lavoratrice donna è previsto anche il part-time post partum. Viene riconosciuto il diritto di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale entro i primi tre anni di vita del figlio. Viene altre sì riconosciuto al datore di lavoro che concede il part-time uno sgravio contributivo del 50%.
Abbiamo già parlato in un altro post delle alternative/possibilità che ha la donna dopo che ha partorito, vi rimando alla sua lettura http://www.sanmarinolavoroblog.com/normativa-contrattuale-rapporto-di-lavoro/lavoratrici-madri-maternita-e-dopo/
Part-time per i frontalieri?
La normativa del 2017, che ha completamente modificato la procedura per l’assunzione di personale non residente, ha nuovamente confermato l‘impossibilità di assunzione a tempo parziale per i frontalieri. Infatti, l’art.6 della L.115/2017 sancisce: “il permesso di lavoro a lavoratori non iscritti alle liste di avviamento al lavoro può essere rilasciato solo a tempo pieno”. Si prevede una riduzione temporanea dell’ orario per un periodo non superiore a due mesi.